Quando Margaret Kleveland e sua sorella Katherine sono diventate madri hanno capito che le rispettive carriere nel campo della moda non facevano più per loro.
In poco tempo hanno dato vita a Dôen, una linea di abbigliamento casual e bohémien che si ispira alla California degli anni passati, e più precisamente a Santa Barbara, la città in cui sono crescite le due sorelle.
Oltre a loro, fanno parte del brand altre cinque partner, tutte donne, tra cui la fotografa Hilary Walsh e l’artista Allie Furlotti. Le sorelle Kleveland conoscono alcune di loro fin dall’infanzia; altre hanno lavorato con loro nel settore della moda.
“Proveniamo da esperienze simili, in cui le donne pur gestendo totalmente le attività non ne erano mai le proprietarie”, ha detto Margaret.
“Fin dall’inizio abbiamo pensato: diamo potere alle donne con cui abbiamo lavorato e conosciamo, che non hanno avuto l’opportunità di avviare le imprese di cui hanno fatto parte” ha aggiunto Katherine.
Hanno esteso questa loro filosofia al modo in cui producono i loro capi di abbigliamento: tutte le fabbriche a cui dà lavoro Dôen – in India e in Perù – sono di proprietà o in comproprietà delle donne e sono gestite in maniera etica. E la loro fabbrica in India aiuta a mandare le figlie delle dipendenti a scuola.
In poche parole, un brand che vuole coniugare empowerment femminile e sviluppo sostenibile. Ottimo, no?
Dôen ha appena lanciato la nuova collezione per l’autunno, è in vendita sul sito shopdoen.com.
Questa è una breve rassegna delle cose che ho trovato e che mi sono piaciute questa settimana.
“Marylin Monroe, La donna oltre il mito” è in mostra a Palazzo Madama di Torino fino al 19 settembre.Oltre 15o oggetti sono gli oggetti in esposizione, appartenuti alla celebre attrice, attraverso i quali viene ripercorsa la sua vita.
Original telephone bills of Marilyn Monroe including photography by Milton Greene, Collection Stampfer. Image llage: Ted Stampfer Photo copyrights: Milton Greene
Sì, lo so che forse è troppo presto per parlare di aria frizzante e maglioni, ma questi maglioncini sono davvero irresistibili!!
Hades, nato nel 2015, è un marchio di maglieria inglese, specializzato in lana di alta qualità proveniente dalla Scozia. La prima collezione invernale, “Some Girls Are Bigger Than Others” celebra i nomi di quattro band: i Sonic Youth, The Smiths, The Slits e Patti Smith.
I know that maybe it’s too early to talk about crispy air and sweaters, but these band knits are enchanting!! Established in 2015, Hades is a British knitwear brand, specialising in high quality wool from Scotland. Its debut winter collection, “Some Girls Are Bigger Than Others”celebrates the names of four bands: Sonic Youth, The Smiths, The Slits and Patti Smith.
Quando ormai pensavo di aver chiuso con i malanni invernali, lunedì la febbre ha di nuovo bussato alla porta e così questo weekend sarà decisamente casalingo. Voi, invece, cosa farete? Vi auguro un meraviglioso fine settimana di luglio!!!
Questa è una breve rassegna delle cose che ho trovato e che mi sono piaciute questa settimana.
“Questa collezione si compone di pochi pezzi, femminili, delicati, preziosi… Tessuti leggeri e fluttuanti, stampe delicatissime e tagli morbidi pensati per esaltare la femminilità di ogni donna. Tutti i capi sono stati realizzati interamente in Italia con filati scelti e fibre naturali. Ogni dettaglio è stato pensato e realizzato con cura ed amore per rendere ogni singolo capo unico e speciale“.
Louise Misha è un brand che è stato fondato da due amiche, Aurélie Remetter e Marie Picancet a Parigi nel 2012.
Hanno lanciato il loro marchio dopo un viaggio in India, nel tentativo di prolungare la loro avventura.
L’hanno chiamato Louise Misha, fondendo insieme il nome della nonna di Marie, Louise e il nomignolo della madre di Aurelie, Misha.
Le loro creazioni sono ispirate dai dettagli vintage, dai viaggi e dallo stile bohémien.
A poco a poco Louise Misha è cresciuto fino a diventare una linea di prêt-à-porter per le bambine con tanto di gioielli e accessori. Poi, nel 2014, è nata la collezione dedicata alle donne.
Le loro collezioni estate 2016 per le bambine e le donne sono caratterizzate da colori tenui, da pizzi e ricami delicati, da elementi esotici ed etnici mescolati insieme ad uno stile hippie anni 70 e ad un pizzico di nostalgia.
Per vedere il resto della collezione visitate il loro sito web.
Louise Misha is a brand founded by two friends, Aurelie Remetter and Marie Picancet, in Paris in 2012.
They launched the brand aftera trip in India in an attempt to extend their adventure.
They called it Louise Misha, named after Marie’s grandmother ‘Louise’ and Aurelie’s mother nicknamed ‘Misha.’
Their creations are inspired by vintage details, travels and bohemian style.
Little by little Louise Misha has grown to become a full line of ready to wear, jewelry and accessories for little girls. Then in 2014, the Women collection was born.
Their Summer 2016 collections for little girls and women feature pastel colours, delicate laces and embroideries, exotic and ethnic elements mixed with a hippie 70s style and a pinch of nostalgia.
To shop & see the rest of the collection visit their website.
Questo è un breve elenco delle cose che ho trovato e che mi sono piaciute questa settimana. L’ennesima settimana in cui il tempo cambia alla velocità della luce e così il mio umore. Lo so, sono una banale metereopatica.
E voi? Cosa farete nel fine settimana? Anche voi impegnati nella danza del sole?
2.Il profilo Instagram BewitchedQuills di Annelies van Overbeek, una giovane 17enne belga che con un po’ di trucco si trasforma di volta in volta nelle icone del cinema del passato come Audrey Hepburn e Vivien Leigh.
4. Il nuovo libro Greenterior del duo belga Magali Elali e Bart Kiggen, i fondatori della rivista intervista online Coffeeklatch. Greenterior presenta le case di diciotto creativi da Anversa a New York, che hanno tutti una cosa comune – la passione per le piante.
2. Annelies van Overbeek’s Instagram account where this Belgian teeenager recreates iconic images of the likes of Audrey Hepburn and Vivien Leigh with the help of retro hair and makeup techniques.
4. The new book Greenterior by Belgian duo Magali Elali and Bart Kiggen, the founders of the online interview magazine Coffeeklatch. Greenterior showcases interior features on 18 creatives from Antwerp to New York, who all have one thing common – a passion for plants.
Firulì Firulà è un marchio di abbigliamento per bambini da 0 a 6 anni, nato dalla creatività di Rosa D’Agostino. I vestiti, che lei stessa realizza, sono intrisi di nostalgia e romanticismo e rilevano una squisita abilità manuale.
1. Che cos’è Firulì Firulà?
È il mio piano B. Un sogno che ho faticato a riconoscere. Uno stato dell’anima. Sono io!
2. Come è nata l’idea di Firulì Firulà?
Un vestitino dopo l’altro. Da principio quasi un divertissement, poi una vera urgenza creativa. Alla fine una scelta convinta, maturata grazie al sostegno di mio marito. Grazie Fabio.
3.Quando hai iniziato ad interessarti all’abbigliamento per bambini?
Durante la mia prima gravidanza. Curiosando tra gli shop online dedicati all’infanzia ho scoperto – e con grande entusiasmo! – che esistevano designer e brand che proponevano capi di alta qualità, frutto di un vero ingegno creativo, e sopratutto fuori dai circuiti della grande distribuzione.
4.Dove trovi ispirazione?
Curiosando nel passato, sempre. Sono una nostalgica e le atmosfere retrò mi affascinano fatalmente. Dai cartoni animati, ai libri illustrati, passando per le tazze da te.
5.Cosa ritieni importante quando disegni gli abiti per i bambini?
I bambini.
6. Questo blog si chiama Anatomie des mots: l’anatomia delle parole è una grammatica segreta, la loro intima connessione con le cose che ci circondano. Potresti fare l’anatomia delle parole “Firulì Firulà”? Firulì Firulà è il fischiettare scanzonato di chi col sole in faccia se ne va per la via, saltellando quasi. Ed è anche il fischiettare soddisfatto che mi risuona in testa quando un nuovo progetto sta prendendo forma tra ritagli di stoffa e capocchie di spilli.
7.Sei un’imprenditrice e mamma di due bambini. Come concili lavoro e famiglia?
Imprenditrice, io??!? No no no, prego. Sono una artigiana molto appassionata e non nascondo l’impegno e le fatiche alla mia famiglia perchè è anche questo una lezione di vita.
8. Qual è il tuo libro per bambini preferito?
Pinocchio, nella sua versione originale.
9.Di quali abitudini passate e forse perse senti di più la nostalgia?
I fazzoletti di cotone, per esempio. Ma potrei citarne diverse altre. Sono una nostalgica, l’ho già detto? 🙂
10. Il tuo sogno di felicità
Diventare nonna.
11. 5 cose da fare a Milano
Perdersi con la testa tra le stelle al Planetario, meglio se in compagnia di una mano da stringere.
Ordinare un ombrello su misura – l’ombrello per la vita – magari dal disegno retrò, nello storico laboratorio Maglia.
Prendere un caffe alla bottega Hodeidah e nel mentre scegliere un ‘ricordo’ goloso da portare a casa.
Rilassarsi un momento al piccolo e grazioso Orto Botanico di Brera.
Attraversare il cortile di Palazzo Bagatti Valsecchi in un giorno feriale e lasciarsi tentare dal Salumaio di Montenapoleone.
It’s my plan B. A dream that I struggled to recognize. A state of the soul.
2.How was the idea behind Firulì Firulà born?
One dress after another. From the beginning almost a diversion, then a real creative urgency. Eventually a well-thought choice made thanks to the support of my husband. Thanks, Fabio. 3.When did you first become interested in children’s clothing?
During my first pregnancy. By browsing online shops dedicated to children, I discovered – with great enthusiasm! – that there were designers and brands that offered high quality garments (the result of a true creative genius) and especially besides the usual large retailers.
4.Where does your inspiration come from?
By browsing in the past, always. I am a nostalgic and I am dramatically fascinated by retro atmospheres. From cartoons, to illustrated books, through tea cups.
5. What do you believe is important when designing children’s clothes?
Children.
6.This blog is called Anatomie des mots: the anatomy of words is a secret grammar, their intimate connection with things around us. Could you anatomize the words Firulì Firulà”?
Firulì Firulà is the lighthearted whistling noise of those who walk with the sun shining on their faces, almost hopping. And it is also the happy whistling in my head when a new project is taking shape, between scraps of cloth and pinheads.
7.You are an entrepreneur and mother of two. How do you balance work and family life?
Businesswoman, me ??!? No, no, no, please. I am a very passionate artisan and I do not hide the commitment and efforts from my family because this is also a life lesson.
8.What is your favourite children’s book?
Pinocchio, in the original version.
9.What past or maybe lost habits do you feel most nostalgic about?
Cotton handkerchiefs, for example. But I could mention many others. I am a nostalgic, haven’t I mentioned it? 🙂
10.What is your dream of happiness?
Becoming a grandmother.
11.Tell us 5 things to do in Milan
Get lost with your head in the stars at the Planetarium, preferably in the company of a hand to hold. Order a custom made umbrella – the umbrella for life – maybe with a retro design, at the historic workshop Maglia. Have a coffee at bottega Hodeidah while choosing a tasty ‘souvenir’ to take home. Relax yourself for a moment at the small and charming Brera Botanical Garden. Cross the courtyard of Palazzo Bagatti Valsecchi on a weekday and allow yourself to be tempted by the Salumaio of Montenapoleone.
Al centro di Roma, nel rione Monti, c’è un negozio di vestiti e mobili per bambini che sono già stati posseduti e amati, è L’armadio di Oliver.
Claudia Brandt, nata a Copenhagen, ha aperto questa attività a Roma, dove vive da molti anni, basandosi sulla sua filosofia di vita sostenibile, ovvero sull’idea che spesso i vestiti per bambini vengono usati poco e messi da parte ancora prima. La maggior parte dei capi in vendita sono di marchi francesi e danesi.
Il negozio è stato inserito nella City Guide Louis Vuitton di Roma.
Questo è un breve elenco delle cose che ho trovato e che mi sono piaciute questa settimana.
1.Una versioneromanzatadi Parigiin questo brevefilm suVimeochiamato “Paris through Pentax“.
A short list of things I found and loved this week.
1.A romanticized version of Paris in this short film on Vimeo called “Paris through Pentax“.
2.Questa deliziosa statement clutch di Nice Things in vendita su Happiness Boutique. La borsetta è stata realizzata imitando lo stile di un vecchio libro.